PAOLO SCARANO - PSICOLOGO A MILANO
LE TRACCE DELLO PSICOLOGO


La depressione: cos'è, come si manifesta, cure e terapie.

La depressione è una malattia severa che stravolge l’umore, il comportamento, il modo di pensare, il benessere fisico della persona colpita.

Cos'è la depressione?
Per definire la depressione si potrebbe affermare che tutti noi, adulti e giovani, proviamo sentimenti di tristezza in determinati momenti della nostra vita in relazione più o meno diretta con certi eventi. Una persona sofferente di depressione potrà raramente "cavarsela da sola". Quando usiamo il termine depressione, intendiamo una malattia con sintomi specifici di durata e severità considerevoli. La depressione è una malattia severa che stravolge l’umore, il comportamento, il modo di pensare, il benessere fisico della persona colpita. Colpisce persone di ogni età, sesso, nazionalità, ceto e stile di vita.
Molti giovani presentano il primo episodio di depressione proprio durante l'adolescenza, ma pochi la riconoscono.
Una depressione può seriamente minare la capacità di un individuo di affrontare la vita e, come vedremo, può addirittura rivelarsi minacciosa per la vita stessa. È importante rassicurare le persone depresse convincendole che non stanno "impazzendo" e che non c'è nulla di cui vergognarsi. La depressione è una malattia normale e non c'è motivo di provare imbarazzo o vergogna per avere una depressione più di quanto non ve ne possa essere per soffrire d'influenza. Un percorso di carattere psicoterapeutico psicanalitico può essere la direzione giusta verso la tematizzazione di tali questioni.
Sebbene la depressione accompagnata alla tristezza sia frequente, quest'ultima non equivale sicuramente a uno stato depressivo. La depressione non va confusa con la tristezza o lo sconforto che temporaneamente possono essere sperimentati da chiunque in occasione di eventi avversi. Anche le reazioni ad avvenimenti stressanti (perdita di un lavoro, eventi luttuosi, etc.) possono causare sentimenti negativi comunemente detti “depressione”, ma non rappresentano una malattia.
Quando le sensazioni di tristezza, sfiducia e sconforto vanno al di là dello stress che le ha scatenate e/o diventano intense e gravi al punto da alterare le normali funzioni del soggetto, allora si è di fronte ad una malattia depressiva. Infatti, i soggetti potrebbero non essere affatto tristi quanto piuttosto sentirsi apatici, svuotati, senza speranza, con la convinzione che tutto, amare, vivere, lavorare, sia inutile perché tanto ha una fine. È come vivere in una sorta di buco nero. Il pessimismo e il disinteresse verso tutto e tutti sono tratti comuni a tutte le situazioni di depressione.

Cause della depressione
Sono predisposte alla depressione le persone che hanno una bassa stima di sé, si vedono costantemente con pessimismo e così vedono il mondo, o che sono sopraffatte rapidamente dagli stress. In ogni caso la depressione non è causata da “debolezza di carattere” o da mancanza di buona volontà. È possibile individuare cause psicologiche tra cui tratti e caratteristiche di personalità predisponenti, fattori familiari (educazione, cultura, modalità di relazione e interazione) e traumi conseguenti a eventi a forte carica emotiva o a particolare significato affettivo che possono funzionare da fattore scatenante la malattia. Possono perrò esserci cause fondate su una situazione già precaria (precipitante) o relative a una situazione preesistente in modo latente (emergente). Fra i principali fattori traumatizzanti ricordiamo le perdite di persone significative (morte o abbandono o un'altra forma diversa di lutto), o di status o ruolo (pensionamento, licenziamento). Anche importanti delusioni, frustrazioni, fallimenti sia nell'area personale e affettiva possono essere considerate cause degne di nota. Tutto ciò può portare e palesare la depressione attraverso una sensazione di ansia e di vuoto nel quale il soggetto si sente solo e vive in uno stato continuo di isolamento emotivo, spesso senza ragione. O ancora attraverso un'alterazione dell’umore che non concerne un episodio di umore labile, ma di una condizione persistente, in cui la persona si sente senza stimoli e senza motivi per i quali continuare a vivere.
Il senso di irrequietezza è un altro dato interessante, vale a dire quel non sentirsi mai adatto, soprattutto se si è in mezzo agli altri. Molte persone depresse hanno la sensazione che gli altri non possano comprendere il proprio stato d’animo e che siano ottimisti inutilmente.

I sintomi più comuni della depressione
Più specificamente, la depressione si manifesta attraverso parecchi sintomi di tipo fisico, emotivo, comportamentale e cognitivo.
I sintomi fisici più comuni sono la perdita di energie, il senso di fatica, i disturbi della concentrazione e della memoria, l’agitazione motoria e il nervosismo, la perdita o l’aumento di peso, i disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), la mancanza di desiderio sessuale, i dolori fisici, il senso di nausea, la visione offuscata, l’eccessiva sudorazione, il senso di stordimento, l’accelerazione del battito cardiaco e le vampate di calore o i brividi di freddo. Le emozioni tipiche sperimentate da chi è depresso sono la tristezza, l’angoscia, la disperazione, il senso di colpa, il vuoto, la mancanza di speranza nel futuro, la perdita di interesse per qualsiasi attività, l’irritabilità e l’ansia. Esiste nel soggetto un profondo stato di angoscia e di voglia di piangere anche senza motivo, spesso con alternati momenti di ansia e agitazione.

Due forme di depressione
Esistono dunque due forme di depressione: una che nasce da dentro senza una causa specifica, e un'altra che nasce come reazione a un grave stato di ansia o di stress. Quest'ultima è la forma nella quale la depressione si manifesta più frequentemente. Ci sono, inoltre, alcuni comportamenti tipici delle persone depresse che favoriscono lo sviluppo di circoli viziosi e che, dunque, mantengono nel tempo l’umore depresso. Tali comportamenti, riducono la produttività lavorativa, tanto quanto il contatto con nuove esperienze e limitano enormemente anche la probabilità di provare emozioni piacevoli e di modificare le idee negative su se stessi, sul mondo e sul futuro. Alcune persone depresse, ad esempio, sperimentando molta fatica nell’affrontare le incombenze quotidiane anche più banali o scontate e iniziano a rimandarle. In questo modo iniziano a sentirsi maggiormente incapaci e fallite, autoalimentando questo condotta.

Depressione, che fare?
Il primo passo verso la guarigione della depressione è il riconoscimento del proprio disturbo: fin quando non si capisce che si sta attraversando un periodo buio e non si dà importanza alle cause che l’hanno generato, è difficile uscirne.
La cura della depressione deve essere, quindi, dapprima psicologica, cercando di risolvere i problemi interiori, capire a cosa sono dovuti e cercare di aggirare o eliminare del tutto l’ostacolo. Un contatto per un consulto psicologico e la decisione di iniziare un percorso specifico per risolvere questo problema con l'aiuto di uno psicoterapeuta sono la scelta migliore.

I sintomi della depressione sono molto variabili, e alcuni di quelli sopra elencati spesso non compaiono, o addirittura fanno parte più di frequente di altri disturbi.
Ci sono tratti comuni per i depressi unipolari come una costante sfiducia e rassegnazione nel futuro e nelle loro capacità personali, oltre a una apatia a volte totale. Difficilmente un depresso unipolare arriva a compiere passaggi all'atto significativi. La disperazione del depresso non è una tristezza fortissima, ma una totale assenza di emozioni, ad eccezione di alcune paure torbide e irrazionali, ma non del tutto "elaborate" a livello cosciente.
Molti depressi sentono anche un forte calo del desiderio sessuale e non sono particolarmente interessati alle relazioni affettive in genere.
Generalmente la depressione è associata anche a una forte distorsione cognitiva: molti soggetti depressi riescono a interpretare in modo catastrofico o comunque negativo qualunque fatto o evento. Questo li porta a sentirsi completamente in balia degli altri e di ciò che succede.

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